Grande novità nello studio della dottoressa Cocchi Stefania dove ormai da tempo presto il mio contributo in qualità di infermiera di medicina estetica. Grazie all’innovazione tecnologica di Vibra 3.0 ora sarà possibile trattare diversi inestetismi...
Caduta Capelli: che fare? Cause e Soluzioni
La biologia ci insegna che i capelli non hanno alcuna funzione vitale per noi e il nostro corpo, e che potremmo benissimo vivere senza. Ma la realtà è molto diversa! I capelli sono una parte di noi, un elemento molto importante della percezione che abbiamo di noi stessi e dell’immagine che vogliamo avere e trasmettere agli altri. Sono un carattere sessuale secondario, e per questo li percepiamo in noi e negli altri come un aspetto fondamentale della persona che siamo. Magari non ci pensiamo fino a quando…cominciamo a perdere i capelli!
Caduta capelli: perchè?
Quando iniziamo a perdere capelli corriamo subito ai ripari, cercando il trattamento anticaduta che possa frenare la caduta capelli e restituirci una chioma in salute.
La perdita di capelli, ma anche di ciglia, sopracciglia e peli in generale, è indice di forte stress o di un cattivo stato di salute. Sebbene per molti anni la perdita di capelli sia stata considerata un mero problema estetico, esistono patologie ben più gravi: alcune possono essere curate, altre no.
Di dseguito vedremo da vicino le più comuni patologie che provocano la caduta dei capelli, e quali soluzioni ci possono essere.
Ma partiamo dall’inizio, analiziamo la vita dei capelli.
Vita di un capello: come funziona
Cominciamo con il descrivere la vita di un capello, molto diversa nell’uomo e nella donna.
Quanti capelli abbiamo in testa? Dai 250 ai 300.00 capelli.
Quanti capelli si perdono al giorno? Dai 30 ai 100 al giorno. Fino a qui nessun problema: i capelli che cadono rientrano nella normalità.
La natura non prevede il taglio dei capelli. La vita di un capello quindi è programmata per avere una durata definita: un ciclo in salute dura 3 anni per gli uomini e 6 per le donne, quindi la caduta capelli è prevista e normale.
Questo ciclo è controllato dagli ormoni steroidei sessuali, prodotti dal follicolo stesso del capello, e si divide in tre fasi
- ANAGEN è la fase di crescita del capello, dura dai 3 ai 5 anni durante i quali l’attività del bulbo pilifero allunga il capello
- CATAGEN è la fase intermedia, che dura dai 7 ai 21 giorni durante i quali il follicolo pilifero risale verso il derma (la parte più superficiale del cuoio capelluto) indebolendosi
- TELOGEN in questa fase, che dura dai 3 ai 6 mesi, il capello ha compiuto la sua evoluzione e cadrà quando un nuovo capello in fase anagen lo sostituirà.
Una chioma in uno stato di buona salute presenta l’85% dei capelli in fase anagen, il 14% in fase telogen e l’1% in catagen. Il ricambio dei capelli avviene gradualmente e non lascia chiazze vuote, zone del cuoio capelluto senza capelli.
Diradamento capelli o caduta capelli: le patologie
Le patologie che affliggono il cuoio capelluto sono di vario tipo: vere e proprie malattie oppure conseguenze di stati di stress psicofisico, e quindi curabili. Si può verificare un Diradamento dei capelli locale in alcune zone oppure una forma di calvizie parziale o totale. Vediamo i casi principali.
Alopecia maschile e alopecia femminile
Esistono varie forme di alopecia, andiamo a vedere nel dettaglio quali sono le loro caratteristiche.
Alopecia androgenetica o calvizie
L’alopecia androgenetica più comunemente chiamata calvizie è una condizione cronica di carattere genetico, caratterizzata dalla progressiva involuzione e miniaturizzazione dei follicoli piliferi del cuoio capelluto e dei capelli che ne derivano, fino alla loro totale atrofia. Si genera così un’ampia zona di cuoio capelluto completamente glabro.
L’alopecia androgenetica è più frequente nell’uomo ma colpisce indistintamente uomini e donne.
L’alopecia femminile comincia circa dieci anni più tardi che negli uomini (trenta, quarant’anni contro i venti, trenta degli uomini) e ha una progressione molto più lenta che nell’uomo, con un diradamento diffuso, meno evidente ma più ampio, dei capelli.
L’alopecia androgenetica femminile è dovuta a fattori ormonali, stati di stress, gravidanze o menopausa. Anche l’uso di cortisonici o antibiotici, cure forti che possono alterare la nostra fisiologia, può portare a un diradamento del cuoio capelluto.
Dalla vera e propria alopecia androgenetica si deve distinguere l’alopecia frontoparietale maschile fisiologica. Che cos’è?
Nell’uomo, con l’avanzare dell’età, si ha un innalzamento della linea frontale dei capelli, l’attaccatura capelli per intenderci, accompagnato dal diradamento del vertice e, successivamente, delle tempie.
Fin qui la caduta di capelli maschile può essere considerata fisiologica e non obbligatoriamente un preludio alla calvizie, per questo si parla di alopecia frontoparietale maschile fisiologica.
Alopecia areata
Questo tipo di alopecia è la più frequente patologia del sistema pilifero ed è una malattia autoimmune: significa che l’organismo, in stato di salute alterato, attacca una parte di sé stesso. In questo caso vengono attaccate le cellule del pelo o del follicolo.
È caratterizzata da una o più chiazze rotondeggianti dal diametro di 3 o 4 centimetri, con pochi capelli o totalmente prive di capelli o di peli. Può essere causata da diversi fattori: un picco di stress, squilibri ormonali o alterazioni dei bioritmi, ed essere accompagnata da arrossamenti.
Una volta diagnosticata questo tipo di alopecia deve essere affrontata subito con la corretta terapia.
Non sempre regredisce naturalmente ed è bene evitare futuri danni irreversibili.
Si parla di alopecia areata universale quando oltre ai capelli si perdono tutti i peli del corpo, come le ciglia e le sopracciglia.
Alopecia cicatriziale
Si presenta con zone calve e tessuto bianco, madreperlaceo, derivato appunto da cicatrici. Cicatrici che possono essere causate da interventi chirurgici come il trapianto di capelli FUE e FUT.
Alopecia da trazione
È una forma di alopecia piuttosto frequente dovuta a trazioni continue e ripetute sui capelli, come trecce troppo strette, bigodini, code strette tenute tutto il giorno e a volte anche di notte. Dai casi più lievi, in cui si perdono molti capelli in fase anagen, ai più gravi, a cui si possono accompagnare eritemi, desquamazione e pustole.
Nel tempo l’alopecia da trazione, se trascurata, può portare a danni irreversibili.
Un’altra forma di alopecia da trazione è la tricotillomania, conseguenza dell’impulso irrefrenabile di strapparsi capelli, ciglia, sopracciglia o barba.
Diradamento o caduta capelli: soluzioni e trattamenti
Prima di intraprendere una terapia per far fronte alla caduta dei capelli è sempre necessario fare una diagnosi corretta sulla patologia del proprio sistema pilifero. Una volta effettuata una diagnosi corretta si possono trovare diverse soluzioni.
Autotrapianto capelli
L’autotrapianto dei capelli è una tecnica di intervento chirurgico che si applica in quelle situazioni in cui la ricrescita dei capelli non è più possibile. I bulbi dei capelli vengono prelevati dalle zone in cui la ricrescita dei capelli è assicurata e trapiantati in quelle affette da calvizie.
Esistono due differenti tecniche di trapianto: FUT (follicular unit transplant) e FUE (follicular unit extraction). Nella tecnica FUT, detta anche tecnica strip, viene prelevata una striscia di cuoio capelluto dalla nuca. Questa viene a sua volta suddivisa in microscopici frammenti, ciascuno contenente una singola unità follicolare che viene poi impiantate sulle zone del cuoio capelluto affette da calvizie.
Nella tecnica FUE invece si preleva direttamente l’unità follicolare che viene trapiantata subito nella zona calva.
Trapianto di capelli artificiali o naturali da donatore
Nel caso di capelli artificiali si tratta di fili in poliestere colorati con pigmenti inorganici. Questi capelli vengono letteralmente sparati nel cuoio capelluto a una profondità di 0,3 millimetri.
Nel caso di trapianto di capelli naturali i capelli sono veri, provengono da un donatore, e il bulbo originale è stato sostituito da uno pseudobulbo artificiale che ne consente l’ancoraggio al cuoio capelluto.
Definita anche riduzione del cuoio capelluto, è una tecnica molto semplice che consiste nell’asportare chirurgicamente una parte dell’area alopecica per poi suturare i lembi. Si effettua solo quando la pelle del paziente ha l’elasticità sufficiente a permetterlo.
Trapianto ad isole
Nel trapianto ad isole si prelevano in anestesia locale delle zolle di cuoio capelluto che vengono poi impiantate nella zona calva, opportunamente trattata.
Integratori e prodotti anticaduta
Nel caso dell’alopecia androgenetica gli integratori o i prodotti farmaceutici non serviranno a far ricrescere i capelli perduti ma possono aiutare a fermare la caduta e mantenere in salute i capelli rimasti.
Qualora si decida per un trattamento come quello chirurgico, mantenere una routine di cura dei capelli dopo l’intervento è sempre consigliabile.
Quando invece si tratta di situazioni reversibili, esistono sul mercato prodotti validi che con l’uso costante possono dare davvero buoni risultati. In questo caso il consiglio di un dermatologo o del farmacista di fiducia è essenziale.
Parrucca o protesi
Nel caso in cui non si possa o non si desideri sottoporsi a un intervento chirurgico esiste sempre la possibilità di una parrucca o di una protesi per la sola parte calva.
Entrambe possono essere realizzate con capelli veri o artificiali, impiantati su strutture che nei prodotti più evoluti sono plasmate direttamente sulla forma cranica del paziente.
Richiedono una corretta manutenzione nel tempo e le più moderne possono dare ottimi risultati.
Trattamento o intervento anticaduta: quale scegliere?
Per scegliere il corretto trattamento anticaduta o un intervento specifico per il proprio problema di perdita capelli e diradamento è necessario avere a disposizione tutti i dati clinici e di laboratorio utili a definirne le cause.
Ogni tecnica o prodotto ha infatti un suo preciso campo d’impiego per cui utilizzare le terapie a caso comporta spesso il fallimento indipendentemente dalla qualità ed efficacia dei prodotti stessi.
Delusi dai trattamenti anticaduta?
Non sempre le terapie scelte danno i risultati sperati. I trapianti possono lasciare fastidiose cicatrici, zone del cuoio capelluto in cui non ricrescono più i capelli e che vorremmo non fossero in vista.
Oppure una situazione temporanea si è trasformata in permanente e i prodotti utilizzati non danno più risultati soddisfacenti. In questo caso è utile valutare una nuova possibilità di intervento: la tricopigmentazione.
La tricopigmentazione come soluzione alla perdita capelli
La tricopigmentazione è una delle tecniche più innovative nella gamma di trattamenti alla calvizie, sia per l’uomo che per la donna.
L’effetto densità o l’effetto rasato che dona al cuoio capelluto è naturale e reversibile.
È efficace non solo nei casi di alopecia areata, ma anche quando si ha importante diradamento di capelli lunghi.
La tricopigmentazione inoltre copre le cicatrici da intervento e da trapianto. Permette inoltre di continuare, in contemporanea alle sedute, i trattamenti topici di cura del cuoio capelluto per preservare le zone in cui i follicoli sono attivi.
Per ulteriori informazioni sulla tricopigmentazione non esitare a contattarmi: sarò felice di fornirti tutte le informazioni e rispondere alle tue domande!